Giuseppe Culicchia è nato a Torino nel 1965. Considerato una delle voci più autentiche della narrativa italiana degli ultimi anni è stato scoperto da Pier Vittorio Tondelli che aveva pubblicato alcuni suoi racconti nell’antologia Papergang-Under 25. Ispirato da autori come Hemingway, Carver, Bukowski e Brett Easton Ellis, ha esordito nel 1994 con Tutti giù per terra, romanzo vincitore dei Premi Montblanc e Grinzane Cavour, portato al cinema da Davide Ferrario. Seguono Paso Doble (1995), Bla Bla Bla (1997), Ambarabà (2000), A spasso con Anselm (2001), Liberi tutti, quasi (2002), Il paese delle meraviglie (2004, premio Grinzane Cavour Francia) e Un’estate al mare (2007), tutti editi da Garzanti e tradotti in una decina di lingue. Ha pubblicato inoltre, tra gli altri, Torino è casa mia (Laterza, 2005), Ba-da-bum! (Ma la Mole no) (Feltrinelli, 2013) e, con Mondadori, Brucia la città (2009), Venere in metrò (2012) e il recentissimo Essere Nanni Moretti (2017). Giuseppe Culicchia collabora con numerose riviste e quotidiani e traduce libri di Mark Twain, Francis Scott Fitzgerald e Bret Easton Ellis.